”Pizzo nelle tradizioni: Usi e costumi.” II^ EDIZIONE

Stesso successo dello scorso anno. Stessa data: 1 Maggio. Stessi locali: Scuola in Piazza della Repubblica. Sembra che le repliche siano molto ben accolte dai pizzitani, come già verificatesi per la rappresentazione “Dui figghj i maritu” di F. Cortese (ben due repliche). Anche questa volta le maestre ed i loro scolari hanno fatto centro. Non si è trattato di una vera e propria replica, perché la mostra di quest’anno è stata articolata esponendo oggetti, mobili, indumenti, fotografie, su temi più specifici

*   Pizzo sacra

*   Dalla nascita al matrimonio

*   Uomini e donne d’altri tempi

*   Antichità

*   Auto e moto d’epoca

*   Il mare: fonte di guadagno e di lavoro, 

E’ d’obbligo citare le insegnanti: Teresa Procopio, Licia Stinà, Nicolina Molè, Teresa e Rosa Caridà, Isa Ferro e Iole Stumpo. Con la collaborazione: della Direzione Didattica, Sara Pacifico, Pino Procopio, e del Prof. F. Cortese che a questo progetto (nei due anni), ha dedicato parecchio del suo tempo e delle sue conoscenze.

Il pezzo forte di questa seconda parte del progetto, è senza dubbio il libro (edizione Rubbettino), stampato a tempo di record, scritto totalmente a mano dai bambini che appositamente è stato riprodotto con i piccoli errori presenti, da qui la genuinità e la realtà delle ricerche fatte dai bambini, che hanno interrogato per giorni interi i loro nonni per farsi raccontare i giochi o le festività di “’na vota”, nonchè proverbi e vocaboli. Tutto questo è stato apprezzato da un mare di gente che ha visitato la mostra con le lacrime agli occhi con gioia e nostalgia. Numerosissime le persone che sono tornate a rivedere in foto amici e parenti, o a ricordare cose ormai dimenticate. E quanti sono tornati più volte trascinando altri conoscenti per avere conferma di aver riconosciuto questa o quella persona (chistu è iju).

Come tutti sappiamo, il lavoro che c’è dietro queste manifestazioni è parecchio e diversificato: programmare, organizzare, raccogliere, catalogare, esporre, fare i padroni di casa con i visitatori, raccogliere, controllare che non manchi niente e riconsegnare. E’ già lungo da leggere, figuriamoci da realizzare tutto questo. Eppure, in pochi giorni e diverse notti, il lavoro è stato fatto e anche bene. La collaborazione, necessaria e determinante, da parte di chi doveva essere più vicino alle realizzatrici, per una meno stressante preparazione, è stata molto carente. L’organizzazione è iniziata tardi ed è pesata tutta sulle insegnanti citate, che si sono trovate di fronte agli stessi problemi dello scorso anno. Anche da parte dell’ Amministrazione Comunale non c’è stata una grossa collaborazione, assente persino alla presentazione del libro, come ha fatto giustamente notare Pino Procopio in una ulteriore contestazione che era in realtà un ennesimo accorato appello a prestare maggiore attenzione alle manifestazioni culturali della cittadina. Per pagare la guardia notturna per i locali della mostra, era stato suggerito di attingere ai fondi appena stanziati dal comune per le miniolimpiadi  dello scorso anno, perché non era possibile destinarne altri. Solo dopo che le insegnanti avevano rinunciato a fare la mostra si sono trovati i fondi (tra scuola e comune?). Problemi di questo genere si sono evidenziati in occasione dell’ultima replica della commedia “Dui figghj di maritu”, realizzata grazie al Comitato dei Genitori, che si è tassato per pagare la sala cinematografica, ed ha avuto l’autorizzazione dalla Direzione Didattica ad utilizzare le attrezzature necessarie. Siamo quindi   totalmente d’accordo con Pino Procopio quando fa notare certe assenze, e invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore una crescita culturale della città ad insistere: prima o poi su qualcuno queste spinte faranno breccia!