BOLLETTE ACQUA: RIPRENDIAMO DALLE FIRME DEI CITTADINI

 

Si ripropone ai cittadini il pagamento delle bollete dell’acqua, e le discussioni si rifanno “calde”.

L’amministrazione rivendica che la richiesta di pagamento sia “un atto dovuto” a livello amministrativo. Ed è vero. Che il pagamento, attraverso i tributi, dei servizi erogati a livello comunale, sia un dovere di ogni cittadino. Ed è vero.

I cittadini rivendicano una scarsa qualità del servizio: acqua non potabile; discontinuità nell’erogazione; rilevazione del consumo inesatta; danni agli impianti domestici dovuti alle impurità del prodotto erogato; tariffe troppo alte. Ed è vero.

E’ vero anche che questo è un problema tramandato dalle precedenti amministrazioni, ma noi ricordiamo una lettera inviata ai cittadini a firma del Sindaco Stillitani, datata Maggio 1997, oggetto: riscossione acqua potabile anni 1988/89, che recitava testualmente “Nel momento in cui il Comune chiede il pagamento dell’acqua, riteniamo giusto far presente che sono in corso lavori su tutta la rete comunale per l’importo di un miliardo che dovrebbe permettere sin dalla prossima stagione di eliminare i numerosi disagi sinora riscontrati.” Non ci risulta che sia vero, o che la situazione sia migliorata. Perciò, rimprendiamo il discorso da dove lo avevavmo lasciato, e proponiamo integralmente ai lettori una mozione, ancora attualissima quantomeno nella sostanza,  che è stata elegantemente ignorata negli anni passati. I dettagli nuovi, quelli che ci sono, preferiremmo discuterli in sede pubblica, alla presenza e con la partecipazione dei cittadini e delle forze politiche che amministrano, nonchè di quelle che stanno all’opposizione.

 

Nel corso dei quattro anni di presenza in consiglio comunale (1993-1997), il Gruppo Alternativa ha presentato in due occasioni (23.9.94 e 24.11.95) una mozione sulle “Problematiche relative all’approvvigionamento idrico” per la quale è stata richiesta la discussione in Consiglio Comunale anche attraverso la raccolta di oltre 500 firme di cittadini. Da allora, questa mozione della quale   pubblichiamo il testo integrale, non è stata mai discussa e presa in esame dall’amministrazione Stillitani.

 

   Premesso che:

1) - nel nostro paese si sta consolidando la consuetudine di chiedere molti soldi per servizi “scadenti”, per i più fortunati, e qualche volta “inesistenti” per altri, per cui i cittadini si trovano spesso, di fronte a richieste ingiuste ed ingiustificate;

2) - oramai da diversi anni, la lettura dei contatori e la riscossione dei tributi relativi al consumo d’acqua erogata, (“ potabile”?), è diventata per i cittadini una vera e propria “stangata”, che si vedono recapitare bollette da capogiro, soprattutto perchè le stesse non rispondono all’effettivo consumo o perchè si riferiscono a lunghi periodi;

3) - il rifiuto, da parte degli utenti, di pagare le bollette, cosa che avviene sistematicamente da qualche anno, non sempre è da intendersi come rifiuto di pagare quello che si è consumato, ma certamente come rifiuto di pagare quello che non gli è stato fornito;

4) - il costo dell’acqua erogata, (£.1200 per i primi 72m3 e £. 1800 per i m3 successivi), oltre a risultare eccessivo ed esagerato, soprattutto se rapportato alla qualità del servizio fornito, aggrava i disagi della cittadinanza che si vede aggiungere al “danno” della sistematica carenza di acqua nelle abitazioni, anche la “beffa”, di pagare la stessa molto di più di quanto facciano gli abitanti della gran parte dei comuni comprese le grandi città, (mediamente tra le 600 e le 800 lire al m3), che comunque hanno assicurato costantemente questo servizio;

5) - diverse famiglie si ritrovano a dovere pagare un’elevata” quota fissa”, stabilita nell’ordine di £.86.400 pari a 72 m3, pur avendo un consumo medio annuale di gran lunga inferiore;

6) - l’acqua che arriva nelle abitazioni, quando arriva, non sempre si presenta chiara e cristallina come dovrebbe essere, per cui, a volte, risulta necessario farne scorrere un’abbondante quantità, prima che la stessa possa venire utilizzata per gli abituali usi domestici e comunque quasi mai per bere; per questa necessità, infatti, molto spesso, la cittadinanza è costretta a rifornirsi presso qualche sorgente o a fare una buona scorta di acqua minerale imbottigliata;

6 bis) - la discontinua erogazione dell’acqua, provoca, nelle tubature, la formazione di un vuoto d’aria che determina, alla ripresa del flusso, un veloce passaggio della stessa aria attraverso il contatore, tale da alterare l’effettivo consumo, per cui gli utenti sono costretti a pagare anche l’aria al prezzo dell’acqua;

7) - l’erogazione dell’acqua da parte del Comune avviene solo per poche ore al giorno, per cui gli utenti, per avere garantito un costante rifornimento idrico nelle proprie abitazioni per tutta l’intera giornata, sono costretti: i più fortunati, dotati di impianti autonomi, (autoclave), a doversi sobbarcare gli oneri “aggiuntivi” relativi al costo, al funzionamento ed al mantenimento dagli impianti stessi; mentre quelli che non utilizzano impianti autonomi, (vedi centro storico), sempre per l’approvvigionamento idrico, in diversi periodi dell’anno, ma soprattutto nei mesi estivi , si devono sottoporre a lunghe file presso le poche fontane pubbliche ancora “attive” nel nostro paese;

8) - la decisione della G. M. di elevare il costo dell’acqua a £. 1200/1800 al m3, probabilmente è stata presa in quanto all’epoca del provvedimento risultavano essere beneficiari del servizio circa 500 utenti, per cui tutte le relative spese di gestione erano ripartite solo tra questi pochi;

9) - recenti controlli e rilevamenti avrebbero censito circa 4000 utenti;

10) - nel corso degli ultimi anni, il costo dell’acqua erogata è lievitato in modo “esagerato”, fino a raggiungere l’attuale £. 1200/1800 al m3, senza che, da parte dell’ente comunale, sia stata minimamente migliorata la qualità del servizio;

 11) - la quantità di acqua erogata dalla CASMEZ, che il nostro comune si trova a pagare è di gran lunga superiore al consumo rilevato presso i contatori degli utenti;

 

ALTERNATIVA,

pertanto, considerato quanto esposto in premessa, con questa mozione intende chiedere, a nome e per conto di tutta la cittadinanza, che:

 

a) - il pagamento dei tributi relativi al consumo effettivo di acqua erogata, che deve essere comunque preventivamente verificato, venga rateizzato in almeno 6 soluzioni;

b) - vengano presi dei provvedimenti atti a diminuire sensibilmente il costo dell’acqua erogata, (da     £. 1200/1800 al m3, a £. 600/800 al m3 ), adeguandolo ai valori di molte altre città italiane, all’attuale numero di utenti, apportandolo a livelli civilmente e socialmente più accessibili;

c) - venga diminuita la “quota fissa” e che, in ogni caso, questa tassa, sia richiesta agli utenti, per intero, solo per il primo anno, adeguandola, per gli anni successivi ai loro reali consumi, calcolando, per ognuno di essi, il consumo medio annuale;

d) - che vengano esentati dal pagamento della quota fissa, gli utenti che appartengono alle fasce sociali più deboli, (anziani con pensioni sociali, disoccupati, disabili, ecc... );

e) - venga razionalizzato il pagamento dell’acqua erogata secondo ovvii criteri che prevedano, quantomeno, una corretta e più frequente lettura dei contatori che dovrebbe essere garantita minimo, una volta all’anno;

f) - venga avviata un’indagine per verificare eventuali allacci abusivi sulla rete idrica comunale e per stabilire se le cause delle continue “perdite” sono da ricercarsi nell’inadeguatezza dei tubi adottati o in altri fattori;

g) - vengano attivati i pozzi esistenti presso la Villa Comunale e nella zona S. Antonio e la sorgente presso la galleria di Pizzo Marina;

h) - l’eventuale sostituzione dei contatori dell’acqua, resi “illeggibili” dalla frequente erogazione, da parte del “Comune”, di “acqua sporca”, venga disposta ed effettuata a carico dell’ente fornitore del servizio e non addebitata agli utenti;

i) - prima di provvedere all’accettazione ed al pagamento delle fatture emesse dalla CASMEZ, venga verificata, attraverso una corretta lettura dei contatori, la reale quantità di acqua erogata.