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I FUNGHI

DELLE SERRE CALABRESI

 

Io, l'amico Antonio ed il lupo al ritorno da una battuta a funghi porcini 

nel mese di Settembre dell'anno 2000.

<<L'autunno anche dalle nostre parti è bello. Perché vuol dire che finalmente ogni mattina ci si confronta con giorni più freschi dopo la snervante calura estiva, perché arrivano le prime piogge, perché finalmente si torna per i boschi a raccogliere i funghi. Raccolgo funghi da molti anni ormai, e con il passare del tempo ho imparato a riconoscerne diverse specie. Proprio il tempo mi ha insegnato il buon senso, e con esso ho imparato che massima deve essere la prudenza quando si ha a che fare con i funghi. Non trasformiamo quindi il "tempo di funghi" in tempo di guai.   Le specie mangerecce di funghi in Europa sono la maggioranza, mentre quelle tossiche sono solo una minoranza (1%). La distinzione tra funghi tossici e funghi mangerecci presuppone la perfetta conoscenza dei caratteri botanici di ogni singola specie, soprattutto di quelle velenose. La reale incidenza delle intossicazioni da funghi non è nota. I dati disponibili si riferiscono di solito ai casi più gravi, cioè quelli che richiedono necessariamente un intervento medico, mentre sfuggono le intossicazioni lievi perché autolimitantesi e/o perché "curate" a domicilio. I dati certi sono così ricavati dai pazienti ospedalizzati. Da tali dati si evince che la fascia di età più colpita è quella che va dai 16 ai 30 anni e che sono ugualmente colpiti entrambi i sessi. E' importante sapere che :

  • Alcuni funghi contengono tossine termolabili (cioè che vengono distrutte dal calore) e pertanto, anche se non mortali, sono in grado di esercitare tossicità se consumati crudi (molti funghi sono più buoni crudi che cotti). Altri funghi contengono tossine solubili in acqua che possono essere eliminate sbollentandoli ed eliminando l'acqua di cottura.

  • I funghi mangerecci mal conservati con il passare del tempo sviluppano tossine nocive. Tali tossine si formano lentamente e la loro concentrazione è direttamente proporzionale al tempo trascorso dalla raccolta.

  • Alcuni funghi, anche se mangerecci, possono esercitare effetti tossici perché infestati da parassiti (specialmente vermi). Uno dei segni di tale infestazione si può cogliere osservando la superficie di taglio del fungo ; essa appare cosparsa da numerosi e rotondeggianti forellini. Il fatto che un fungo sia infestato dai vermi non indica che esso non sia velenoso per l'uomo ; indica soltanto che non lo è per i parassiti. Alcune volte alcuni funghi mangerecci sono responsabili di tossicità gastrointestinale per la presenza di parassiti che non sono facilmente osservabili ad occhio nudo e che pertanto possono sfuggire ad un esame superficiale soprattutto da parte di persone poco esperte.

  • Non esistono mezzi empirici in grado di riconoscere l'eventuale tossicità di un fungo. I funghi più pericolosi e mortali sono quelli che danno sintomi tardivamente e quindi le prove di tossicità sugli animali domestici (gatto, cane), oltre che di cattivo gusto, non sono attendibili e possono avere conseguenze fatali. Anche i saggi di tossicità che attingono alla tradizione popolare sono privi di qualsiasi validità (cambiamento di colore della superficie di taglio del fungo, annerimento dei metalli, del prezzemolo o dell'aglio messi a contatto con i funghi in cottura). L'unico criterio certo è costituito dalla tipizzazione del fungo da un esperto micologo.

  • Quando si sospetta un avvelenamento da funghi bisogna recarsi subito in ospedale ed è necessario sapere :

  1. Provenienza dei funghi (raccolta da parte di dilettanti, luogo di raccolta, dal commercio, luogo di acquisto....).

  2. Quando sono stati mangiati i funghi.

  3. Quanto tempo è trascorso tra il consumo dei funghi e la comparsa dei primi sintomi.

  4. Quante persone hanno mangiato i funghi e quanti di essi hanno lamentato disturbi (contattare tutti i commensali).

  5. Disponibilità di residui cotti o crudi dei funghi consumati perché possano essere sottoposti all'esame di un esperto micologo.

Spero che queste poche notizie siano utili a qualcuno... >>. 

 

© 2006 Giuseppe Pagnotta Pizzo (VV) Italy

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NOTA: Il 21 settembre 2006 il sito www.pizzocalabro.it ha superato  il traguardo storico di un milione di pagine visitate dai web nautici di tutto il mondo.  Un grande traguardo per un grande paese.  Pochi in Calabria possono vantare un tale risultato.       

 Giuseppe Pagnotta

 

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