www.pizzocalabro.it di Giuseppe Pagnotta ORLANDO ACCETTA SCRITTORE, POETA E GIORNALISTA
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Vorrei sapere, Mamma!
Vorrei sapere, Mamma, dove sei. Vorrei sapere, Mamma, come stai. Ci hai lasciati, ormai da tanto tempo, ma il tuo ricordo dolce è dentro noi. Ti penso, sai, con tanta nostalgia. Eri donna, ma fosti Mamma mia! E' triste non poter tornare indietro, percorrere la strada già percorsa per cancellare i nostri tanti errori. Del bene immenso noi ce ne accorgiamo soltanto allor che esso viene meno e quando non v'è il tempo a rimediare. Bello era e caro averti sempre accanto! Al centro della vita tua di stenti hai messo la famiglia, come altare: ti sei annullata e non l'abbiam compreso. Sette anni oramai sono passati da quel funesto giorno, Madre mia! Che grave colpa non aver capito, nell'ordinario scorrere dei giorni, l'amore grande che spargevi a fiumi. Ingrati e ciechi, tutti fummo, e fui, a non saperti dare il nostro amore, lo stesso che copioso desti a noi. Indietro non si torna, ed è la vita! Però il tuo passaggio non fu vano: la semina fu buona... e assai copiosa, giacché il tesoro che su noi spargesti s'effonde a meraviglia sugli eredi. Eredità che senza fine, o Madre, nel mare della vita si fraziona.
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