www.pizzocalabro.it di Giuseppe Pagnotta ORLANDO ACCETTA SCRITTORE, POETA E GIORNALISTA
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Clitoridectomia: una vergogna islamicadi Orlando Accetta C'è da essere letteralmente schifati! Abbiamo appreso di una pratica animalesca e inverosimile, che rappresenta quanto di più assurdo e di più inumano si possa immaginare, una vera barbarie. Abbiamo appreso, cioè, che le ragazze provenienti dalla Somalia, dal Sudan, dall'Egitto, dall'Arabia Saudita, dal Pakistan, dall'Indonesia, o comunque provenienti dai paesi africani, sono sottoposte a delle violenze orribili in nome di una loro "appartenenza culturale", che invece deve essere condannate senza appello, mentre coloro che la mettono in pratica andrebbero isolati dal contesto civile e messi alla gogna. Quello che è più grave, poi, è che la pratica, nefasta e irreversibile, viene fatta attuare dai loro stessi genitori: dalle mamme, in particolare. Ma di cosa stiamo parlando di tanto tremendo? Senza parafrasi e senza mezzi termini, alle ragazze islamiche, comprese tra i cinque e i dieci anni, è tolto il sesso. Si, avete capito benissimo! Le ragazze vengono mutilate, secondo i casi, della clitoride, delle piccole labbra, delle grandi labbra, e poi i due lati della vulva vengono cuciti insieme con suture di seta o con spine (sissignori, proprio spine), lasciando una piccolissima apertura per l'urina e il flusso mestruale. Le mutilazioni sono di vario tipo: Sunna: consiste nel taglio del cappuccio del clitoride Clitoridectomia: consiste nella recisione dell'intero clitoride e di tutte o parte delle piccole labbra Infibulazione: alla Clitoridectomia si aggiunge l'asportazione anche di due terzi delle grandi labbra.
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