Il desiderio di vedere abbellita la città con
monumenti e statue è stato sempre avvertito dalla popolazione dotata com’è di un
animo sensibile all’arte ed alle cose belle. Purtroppo l’abitato, abbarbicato
com’è, ha una sola bella piazza e in essa sono stati sempre concentrati gli
sforzi per renderla più graziosa ed accogliente.
Infatti, fino al 1944 vi era il palco della
musica.

Monumento ai
Caduti allo Spundone

IL PALCO DELLA MUSICA IN
FONDO A SINISTRA DELLA CARTOLINA
ubicato proprio dov’è oggi il monumento ai
caduti, e la struttura rettangolare era circondata di statue del genere
classico: serviva al complesso bandistico locale che suonava per svagare i
cittadini che si intrattenevano nella piacevole piazza. Sempre nella stessa,
vicino la fontana detta del commercio,
LA FONTANA DEL COMMERCIO
sin
dal 1668 vi è una colonna che svetta su una base granitica, che porta all’apice
una croce in ferro battuto. Su una faccia del secondo basamento squadrato vi si
legge ancora l’iscrizione “Intacta iccuri, percussa steti, 1668, joseph
Caria, Sindacus”. La tradizione vuole che nessuno deve rimuoverla da li
altrimenti si può andare incontro a catastrofici avvenimenti per la città. Al
centro dello spuntone invece, il 25 giugno 1820, in tutta pompa magna e
con partecipazione di autorità civili e militari, venne inaugurato un enorme
monumento equestre raffigurante Ferdiando IV re di Napoli. L’opera era dello
scultore De Vivo, allievo prediletto del Canova, fu regalata alla città per
premiarla di avere catturato Murat ma non ebbe vita lunga poiché i garibaldini
della brigata Orsini, nel 1860 la distrussero.
La statua ad Umberto I re d’Italia, è opera
dello scultore polistinese Francesco Gerace e fu inaugurata il 3 maggio 1902
mentre il fusto granitico è fattura del bravo marmista pizzitano Pietro
Marmorato.
Distrutto
il palco della musica succitato al suo posto venne sistemato nel dopoguerra il
monumento ai caduti inaugurato il 15 giugno 1925 che trovò come prima
collocazione la piazzetta detta ‘.‘spuntone” già spazio servito al monumento a
Ferdinando IV, come abbiamo visto.
Durante il battesimo del monumento, opera dello
scultore Ciocchetti, intervenne come autorità di spicco S.A.R. il Duca D’Aosta,
il quale, dopo avere sentito discorsi ed inni nazionali, depose una corona in
nome del re in segno di duraturo riconoscimento ai caduti della Grande Guerra. A
titolo statistico chiudiamo dicendo che un busto marmoreo di discreta grandezza
e ottima arte neoclassica raffigurante Gioacchino Murat, si trova nelle sale del
castello ed è stato regalato al circolo dalla principessa Murat nel 1950.
(fonte Franco Cortese “
Genesi e Progenie
della Città di Pizzo"
Edizioni Brenner – Cosenza)

MONUMENTO AD
UMBERTO I°

MONUMENTO AD
UMBERTO I° NELLA BELLA VILLETTA COMUNALE CHE LO CONTORNAVA.