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Curcio Maria Antonio
Pizzo, 3 gennaio 1827 - Oppido Mamertina, 16
Iuglio l898
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Fratello di Giorgio Curcio,
Arciprete della chiesa collegiale di Pizzo, fu, grazie alla sua bontà religiosa
e profonda erudizione umanistica, promosso (5.2.1875) Vescovo coadiutore di
Monsignor Teta dal Pontefice Pio IX, che dapprima lo aveva nominato alla sede
titolare di Alalia. Due mesi dopo cessava di vivere Monsignor Teta e Curcio
rimase a capo della diocesi di Oppido che resse per tutto il periodo della sua
esistenza guadagnandosi la stima e l'amore dei diocesani per la cura che ebbe
per le anime e le chiese. Infatti fece ricostruire interamente la diocesi,
ingrandendola ed arricchendola di ori ed opere d'arte. Ebbe l'incarico dal Papa
di recarsi a Reggio presso l'Arcivescovo e convincerlo a sottoscrivere l'atto di
rinuncia per inabilità fisica, missione che concluse felicemente. |
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