Pizzo 29 marzo 2013. Alle ore 16:30 parte dalla Chiesa di San Sebastiano la Processione degli Angelej (o del Cristo morto) composta dal gruppo di statue sulla Passione del Signore conservate presso l'omonima Chiesa, con l'aggiunta della statua della Madonna Addolorata della Chiesa di san Giorgio. Le statue vengono disposte in una successione lineare che ripercorre la successione temporale degli avvenimenti della Passione e Morte di Cristo Gesù. La Processione è aperta da un tamburino che con il suono cadenzato del tamburo annuncia il passaggio della Processione, segue un primo gruppo di congregati con in capo una corona di spine che portano lo stendardo della Congrega. La Processione continua con le statue di Gesù nell'orto degli ulivi, Gesù attaccato alla colonna prima della flagellazione, Gesù ricoperto da un panno rosso e con in testa la corona di spine dopo la flagellazione, Gesù crocifisso, Gesù morto, San Giovanni e chiude la Madonna Addolorata. Ogni statua è portata da quattro portantini scelti tra i giovani del paese, la statua della Crocifissione è portata da uomini, Gesù morto solo dai Congregati a turno, la Madonna Addolorata dai militari della Marina Militare. I Carabinieri in alta uniforme accompagnano la statua del Cristo morto, la quale è seguita dallo stendardo della Città di Pizzo e da tutte le Autorità civili e Militari presenti. I sacerdoti precedono il Cristo morto e la Madonna Addolorata. Ma la cosa che rende unica questa processione sono il gran numero di bambini vestiti di angeli che le mamme di Pizzo per antichissima devozione e tradizione accompagnano dietro e dentro la Processione del Cristo morto. Per cui l'atmosfera della Processione non è quella del funerale cioè della celebrazione della morte di Gesù Cristo ma quella della vita che da questo sacrificio è venuta.Così come Dio ha offerto per la nostra salvezza la vita del suo figlio, così le donne di Pizzo offrono al Signore quello che hanno di più caro e prezioso: i loro figli.