Santa Maria di Piedigrotta
Naufraghi
l’umil borgo di marinai possiede una Chiesetta, ch’è scavata al piede della roccia
procombente sul mare, sì che quando vi s’offigia, si sente che
il suon dell’organo vien da di fuori
Un naufrago scampato dalla morte su queste arene
così la volle in adempimento di un suo voto,
e d’allora sin oggi non v’è sera
ch’egli, benchè stanco d’età, non venga
a dire una preghiera.
La chiesetta votiva
in cui par che ogni pietra ritenga la musica del mare, questa sera ci accoglie entrambi? Egli mi parla delle tempeste vinte e di quell’ ultima che lo travolse e donde, per divina intercessione, uscì salvo:
e qui tace e s’inchina.
Navigatore anch’io sopra altri mari, non meno vasti ed aspri conobbi
onde di verità che si son frante schiudendomi profondità di abbissi nei quali non mi son perduto miracolosamente.
Siamo però due naufraghi
che ora possiamo inginoccharci insieme
Antonino Anile
Da: Le Ore Sacre Ed. Vallecchi 1937