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Domenica 18 gennaio 2004
Vibo provìncia
ilQuotidiano
Pizza Dopo circa due anni di esperienza amministrativa, il consuntivo della segreteria provinciale
Comune, il bilancio di Rifondazione
Matteo Materia: «Siamo il valore aggiunto delcentrosinistra»
PIZZO - «Non siamo in orga­nico al oentrosinistra, ma co­stituiamo un valore aggiun­to deU'ainministrazione, puntando sempre alla tra­sparenza, legalità e giustìzia sociale». Queste le parole lan­ciate dal segretario provin­ciale di Rifondazione Comu­nista, Matteo Malerba, quasi un messaggio, nel corso di una conferenza stampa in­detta nei locali della sede piz-zitana del partito di Bertìnot-ti, cui erano presenti anche il segretario della sezione di Pizzo, Domenico Savastano, e l'assessore alla Cultura, Ivano Tuselli, oltre ad altri di­rigenti.
Uh consuntivo, quello di Savastano, che ha sottolinea­to l'importante ruolo di sti­molo e di controllo operato dal suo partito all'interno deU'amministrazione comu­nale guidata dal sindaco diessino Franco Falcone, specialmente con riferimen­to a due punti cardine del programma elettorale: la tu­tela del territorio, uno dei po­li da portare avanti, e la fer­mezza sulle deroghe al piano regolatore, da concedersi con la più attenta cautela e ocula­tezza. Savastano ha pure sot­tolineato il grande impegno e la determinazione volta alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, riuscendo a sistemarne, per ora, soltan­to quattro. Quindi, un'affer­mazione che forse potrebbe far storcere il naso a qualche alleato: «Rifondazione comu­nista ha salvato quest'ammi­nistrazione, che rischiava di terminare prima della dura­ta naturale. Siamo stati, de­terminanti nel momento di maggiore crisi, quando l'am-
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munità. Importante appare quanto affermato circa la ro­tazione degli assessori: «La rotazione la abbiamo accetta­te, per stabilizzare alcune la/ cerazjoni all'interno dei Ds, ma rivendichiamo come es­senziale la nostra presenza all'interno dell'amministra-zione. Per quanto riguarda la gestione dei tributi, noi continueremo la battaglia, perché è inconcepibile che una società, chiamasi "Napi­tia" o altrimenti,, incassi sol­tanto i soldi senza fornire al­cun servizio, e per questo ab­biamo interessato l'antima­fia. Frattanto - ha comunica­to Malerba — al più presto prowederemo a sostituire la rappresentanza del Comune all'interno di quella società, con una presenza di qualità». Tuselli ha auspicato la ri­presa del confronto estemo con i cittadini, asserendo Che il suo è stato un compito ab­bastanza complesso, poiché la cultura non è stata mai te­nuta nella debita considera­zione dalle precedenti ammi­nistrazione, perciò si è dovu­to inventare un assessorato, edificando-su una tradizione che non c'era. Per la scuola, ha affermato, tra l'altro, che il suo gran sogno è la crea­zione della "Cittadella degli Studi", all'interno della quale far sorgere le varie realtà scolastiche. Nell'immediato, Tuselli ha annunciato che sa­ranno spesi circa 350 mila Euro per sistemare là scuola elementare di San Sebastiano e la scucia materna di Vìa Nazionale, mentre si sta stu­diando come recuperare il "Padiglione", dove far sorge­re la biblioteca e un laborato­rio niusìc&ls.
 
 
Domenico Savastano e Matteo Malerba durante l'incontro
ministrazione era attaccata duramente con illazioni in­sensate e con la truffa della società "Napitia". Ha ripreso vigore dopo il nostro comizio in Piazza della Repubblica, quando abbiamo contestato tutte le falsità che venivano dette e scritte. Ora, sta uscen­do dal tunnel iniziale e sta superando i primi momenti di sbandamento». Per quan­to riguarda la rotazione degli assessori, il segretario sezio­nale ha confessato che loro erano e sono contrari per questioni di principio, ma càie l'anno accettato con la speranza che possa apportar re nuova linfa e che non sia soltanto ricerca del potere (altra stoccata ai Ds?).
Malerba ha ammesso che nella prima fase l'ammini-strazione ha avuto qualche rallentamento, giustifican-
dolo dall'emergenza e dall'i­nesperienza: «Oggi - ha pro­seguito - qualcosa comincia a muoversi nel verso giusto e la sistemazione di quattro Lsu è un segnale forte per la conduzione di una politica di sinistra. Senza di loro il co­mune di Pizzo sarebbe da chiudere. La loro sistemazio­ne è una battaglia che porte­remo avanti e che sarà di tut­ta l'amministrazione, altri­menti saremmo anche dispo­sti ad uscire dalla coalizio­ne». Ha poi rafforzato l'im­magine di un partito teso per la difesa del territorio dalle speculazioni selvagge, anche per contrapporsi alle pressio­ni provenienti dall esterno con la gran voglia di investi­re, ma per accedere a milioni di finanziamenti speculativi, più che oaa. la voglia di fare veri investimenti, per la co-