Il sindaco rispedisce al mittente le accuse dell'opposizione e fa l'elenco dei guasti del centrodestra
«Le bugie dell'Udc hanno le gambe corte»
Antonio Vacatello
teressi personali: a Pizzo, unico co­mune d'Italia, i.villaggi tuiisticienon (ad esempio ì ristoranti o le gelaterie) chissà perché, pagavano nciel'acqua come utenze domestiche, sebbene la norma preveda una differenziazione tra utenze domestiche e utenze com­merciali, industriali e artigianali».
«Di conseguenza il costo dei servi­zi veniva - continua Falcone - a cade­re in larga parte sulle famiglieele bol­lette salatissime in corso di distribu­zione, relative agli anni 2000-2001, ne danno ampia testimonianza. Sempre per quanto attiene agli operatori tu­ristici tengo a sottolineare che al mo­mento dell'insediamento della mia Amministrazione i progetti per nuo­vi villaggi giacevano negli uffici co­munali e sottoposti a procedure defa­tiganti mentre altri godevano di cor­sie preferenziali E poi come dimen­ticare che il Piano regolatore genera­le di Pizzo, nota città turistica, non prevede aree a destinazione urbani­stica per la realizzazione di strutture turistiche-ricettive: è questa l'atten­zione riservata al turismo dall'Urie? Ritengo che gli imprenditori cono­scano la verità dei fatti ed oggi nu-
merosissimi accorrono al Comune per vedere finalmente realizzati i loro in­vestimenti. Quindi non fuggono».
«Concludo - continua la nota- evi­denziando come 'l'incapacità di que­sta Amministrazione" abbia consen­tito in soli diciotto mesi di ripianare debiti peroltre cinque miliardi di vec­chie lire, ridurre la compartecipazio­ne comunale all'Irpef, aumentare le detrazioni per la prima casa, stabiliz-zareilavoratori socialmente utili, ap­provare una nuova dotazione organi­ca, dotare l'Ente di una programma­zione e di un parco progetti, rivaluta­re i siti del Comune quali il castello e la chiesetta di Piedigrotta, autorizza­re i pruni due insediamenti produtti­vi nell'ambito del territorio comuna­le e tantissimo altro ancora. Invece la "professionalità e la capacità dei no­stri avversali" ci ha portato dopo die­ci armi di amministrazione.sul la­strico, cagionato oltre trecento ver­tenze con i cittadini con relativo ri­sarcimento danni per svariati mi­liardi, decurtato le entrate (vedi Na-pitia srl) potendo oggi accomunare il Comune di Pizzo al caso Parmalat per il disastro economico».
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PIZZO - Falcone risponde all'Udc accusando le gestioni che hanno pre­ceduto la sua, guidate per quasi dieci anni da Francesco Antonio Stillitani. n sindaco parla, in un passo, di lea-dershipenon menziona Stillitani.ro-biettivo potrebbe essere Nicotra (se­gretario Udc).
«Le presenze turistiche nel 2003 - si legge nella nota del primo cittadino-rilevano ancora una volta l'inconsi­stenza di questo gruppo proteso alla tutela di interessi particolari. Non si ha ormai alcuna vergogna delle tesi sostenute e le bugie sono l'unico ca­vallo di battaglia di cui sanno avva­lersi La rinascita del turismo a Pizzo è riconducibile al "vento di libertà" che ormai da qualche mese soffia sul­la nostra città e di cui tutti gli opera­tori hanno saputo avvantaggiarsi do­po che per lunghi anni erano stati "soffocati" dalla cappa asfissiante di interessi monopolistici. All'Udc, o me­glio alla sua leadership, dispiace che le misure di perequazione varate dal-l'Amministrazione-Falcone in mate­ria tributaria hanno potuto ledere in-
Giorgio F. Falcone